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giovedì 6 febbraio 2014

Informatica inutile.

Rieccomi qua dopo lunghi mesi di silenzio.

La visione delle cose è sempre in evoluzione anche per quelli non più giovani come il sottoscritto: è ora di fare di nuovo il punto della situazione ed esprimersi su alcune cose...

Il titolo... per me siamo arrivati all'autoreferenza della tecnologia, alcuni esempi?

1) Adolescenti seduti fianco a fianco che si inviano messaggi sullo smartphone anziché parlarsi.
2) Computer portatili e tablet che sono inusabili perché in perenne aggiornamento via web.
3) Hard disk che potrebbero contenere tutti i libri dell'umanità riempiti di dati perfettamente inutili.
4) Miliardi di immagini digitali che nessuno avrà mai il tempo di guardare o catalogare.
5) Sistemi informatici che assorbono più risorse e tempo umano di quello che fanno risparmiare.
6) Obblighi burocratici che obbligano ogni cittadino ad una competenza informatica a fronte di un ritardo della formazione scolastica sull'argomento sia pregressa che attuale.
7) Composizione di statistiche e previsioni che spesso si rivelano perfettamente inutili o fallaci.

Basta, mi fermo a sette, numero perfetto, chi più ne ha più ne metta....

Con questo non vorrei buttare via tutto, tuttavia preferirei mettere le cose in un certo ordine:
Prima le cose fisiche, manipolabili, che abbiano una storia (es. un contrabbasso fatto da un liutaio, una pittura ad olio, ecc.) vissute nei rapporti umani e utilizzabili in funzione ad essi.
In secondo luogo le macchine (hardware) funzionali ed affidabili ad uno scopo produttivo e utile(es. una motocicletta, un telefono tradizionale, una mietitrebbiatrice, ecc.).Nei piani successivi si impone il computer come divinità della quale stiamo tutti più o meno in adorazione diverse ore al giorno fissandone le immagini bidimensionali sullo schermo, traendone informazioni anche utili per il mondo reale ma ... spesso anche no.

Umberto